
Sogno un mondo felice.
Spesso ci capita di sognare, di desiderare che i nostri sogni diventino realtà e di provare in tutti i modi ad avverarli ...
Un mio sogno sarebbe quello di vedere tutte le parti del mondo felici e spensierate, vorrei che tutti fossero amici, quasi come fratelli, e che non ci sia una sola persona che soffre perché gli altri la considerano inferiore. Questo purtroppo, però, è solo un sogno, perché molte persone dei Paesi poveri vengono considerate inferiori e vegnono sfruttate dai proprietari delle grosse aziede dei Paesi ricchi. I Paesi ricchi, invece, non dovrebbero chiedere denaro a quelli poveri, ma dovrebbero aiutarli con dei progetti utili a farli arricchire; inoltre dovrebbero dare lavoro agli adulti e pagare per quello che si meritano; per i bambini, invece, dovrebbero costruire delle scuole, dove possano imparare la cultura del proprio popolo; dovrebbero costruire anche parchi e giardini, dove si possano divertire. In ogni caso, esistono delle organizzazioni, come l'ONU, cioè l'Organizzazione delle Nazioni Unite, che lottano per l'uguaglianza e la pace nel mondo; essa nel 1992 ha adottato un principio, detto Principio dello Sviluppo Sostenibile, in base al quale la politica dei singoli Stati deve contribuire per l'integrità ecologica, l'efficienza economica e l'equità sociale. In un tempo meno recente, più precisamente nel 1945, è stata emanata la Dichiarazione dei Diritti, nella quale erano esplicitati tutti i diritti di una persona; penso che se questi diritti venissero rispettati sarebbe l'inizio di un mondo senza disuguaglianza sociale, e i popoli capirebbero finalmente di doversi aiutare, anziché giocare al più forte e al più debole come fanno i bambini.
... Io sogno che tutti gli Stati sfruttino al meglio le proprie risorse in modo da fondare un'economia più efficiente e forte.
... Io sogno anche che i Paesi non facciano un minuto di più la guerra per rubarsi a vicenda le risorse.
Quello che voglio dire è che il mio più grande sogno sarebbe quello di vedere tutti i Paesi aiutarsi reciprocamente, senza pensare che uno sia migliore dell'altro, ma credendo che ognuno sia dotato di pregi, da apprezzare ogni giorno, e anche di difetti, da migliorare con l'impegno di tutti.
0 commenti:
Posta un commento